La Direzione risponde in merito al caso della Signora di Fiorano al Serio

Con riferimento all’articolo apparso sul periodico Araberara il 18 Marzo 2022, intitolato “Mia madre, anziana, con una gamba amputata, rifiutata dalla Rsa di Leffe…”, la Direzione della RSA intende precisare e chiarire alcune affermazioni lesive della reputazione della Fondazione Casa Serena – Leffe Onlus.

Fin dall’inizio, dall’articolo traspare un’affermazione che lede la reputazione della Fondazione: “la storia vede protagonista un’anziana ingiustamente discriminata”: ciò non corrisponde al vero se solo si fosse chiarito, come intendiamo fare di seguito, la dinamica della vicenda.
In particolare non corrisponde al vero l’affermazione contenuta nell’articolo relativa a “testuali parole: “Considerate che la nostra “camera solvente “ …..è come un Hotel e che nel nostro hotel i disabili non li vogliamo”.
In ogni caso la Fondazione ritiene opportuno illustrare l’andamento dei fatti.

Nel mese di gennaio di quest’anno le figlie della signora hanno presentato per conto della mamma alla scrivente Fondazione, la domanda di ricovero definitivo in regime accreditato e, pertanto, è stata effettuata la valutazione sanitaria dell’interessata, come previsto dalle procedure pre-ingresso, dalla quale è emerso che la RSA è idonea ad assistere la signora.
Venutosi disponibile un posto letto, si è pertanto proposto alle figlie l’inserimento definitivo in struttura della signora, ma tale proposta è stata rifiutata dalle stesse, le quali hanno dichiarato che la loro esigenza in quel momento era una necessità di natura temporanea e pertanto chiedevano un accoglimento per “un paio di mesi di sollievo”.
L’operatore della struttura ha spiegato alle figlie della signora che la struttura non offre la tipologia relativa ai cosiddetti posti di sollievo, in quanto la Fondazione dispone di posti letto in regime di residenzialità privata, definiti “solventi” e destinati prevalentemente ad utenti che richiedono una bassa intensità assistenziale, come previsto dalla Carta dei Servizi della Fondazione. Quest’ultimo servizio, alla luce del quadro clinico della paziente, con la necessità di dover garantire una particolare assistenza sanitaria alla signora a causa delle sue condizioni di salute, non è stato ritenuto appropriato a rispondere ai suoi bisogni, in considerazione del fatto che in regime di “solvenza” la persona resta a totale carico del proprio Medico di Medicina Generale e, quindi, sarebbero emerse grosse difficoltà generate dalla necessità di gestire le problematiche legate alle condizioni di salute dell’interessata. Si è pertanto ribadita alle figlie la possibilità di ricovero in regime accreditato, il solo che potesse rispondere alle esigenze medico-assistenziali della madre.

Vogliamo inoltre informare che la struttura dispone di solo n. 2 camere private in regime di solvenza e n. 103 posti letto in regime accreditato definitivo.
Si specifica che la Fondazione, come evidenziato dallo Statuto, nasce proprio con l’obiettivo di fornire “assistenza sociale e socio-assistenziale con particolare riferimento alla tutela di soggetti anziani svantaggiati” e opera con etica al fine di porre sempre al centro i bisogni degli ospiti presenti e futuri nel rispetto dei regolamenti in vigore. In virtù di ciò, l’articolo e le informazioni di cui sopra sono prontamente stati inviati all’ATS di competenza, per opportuna conoscenza e trasparenza.

Infine, desideriamo precisare che il Sindaco di Leffe, la cui Amministrazione elegge n. 3 membri del C.d.A. della nostra Fondazione, non è stato contattato dalle figlie e non era a conoscenza della vicenda. Nella speranza di aver chiarito come si sono svolti i fatti, ci auguriamo che le figlie abbiano trovato una soluzione più confacente alle loro esigenze rispetto a quella proposta dalla Casa Serena di Leffe.

La Direzione
Fondazione Casa Serena – Leffe Onlus